Orchestra Haydn
Sabina Willeit, mezzosoprano
Ekhart Wycik, direzione
Casa di Cultura
ore 21:00 - Prezzo: 18,00 Euro
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PROGRAMMA:
Gioachino Rossini (1792-1868)
Sinfonia/Ouvertüre
da „L'Italiana in Algeri“
Cruda sorte”
da “L'Italiana in Algeri”
Sinfonia
da “Il signor Bruschino”
Oh patria… Di tanti palpiti”
da “Tancredi”
Temporale”
da “Il barbiere di Siviglia”
La pastorella delle Alpi” (tirolese)
da “Soirées Musicales”
Orchestrazione di Giorgio Fasciolo
Pas de six”
da “Guglielmo Tell”
La regata veneziana” *
1 Anzoleta avanti la regata
2 Anzoleta co passa la regata
3 Anzoleta dopo la regata
* Orchestrazione di Giorgio Fasciolo
Il brio trionfante
È stato come un ciclone che ha travolto i palchi dell'intero continente: Gioachino Rossini. In un periodo di stasi dell'opera italiana, con il genere irrigidito in convenzioni nate da una tradizione splendida ma ormai obsoleta, in un periodo privo di spinte innovative e segnato in gran parte da ripetizioni scontate di modelli superati, Rossini impose perentoriamente la sua drammaturgia musicale. Rossini non solo tolse il fiato all'intera concorrenza, ma gli riuscì anche di ridurre drasticamente il repertorio tradizionale che finora aveva predominato raccogliendo il consenso del pubblico. La popolarità di Rossini inoltre per qualche anno ha rallentato sensibilmente l'affermazione dell'ancora giovane opera in lingua tedesca. L'ascesa fulminante del “cigno di Pesaro” non è però stata soltanto una corsa vittoriosa senza difficoltà, Rossini ha dovuto incassare anche fiaschi clamorosi (la prima assoluta del “Barbiere di Siviglia“ sfociò in un tumulto), ciò nonostante nel giro di pochi anni l'Europa intera, da Lisbona a San Pietroburgo, è stata invasa da un incredibile "palpito rossiniano". Lo scrittore francese Stendhal (ammiratore di Rossini e dunque non neutro nel suo giudizio, ma eloquente e sincero nell'esprimerlo) inizia la sua „Vita di Rossini“ (1824) con il paragone più alto possibile in quei tempi: „Da quando è morto Napoleone c'è un altro uomo di cui si parla ogni giorno a Mosca come a Napoli, a Londra come a Vienna, a Parigi come a Calcutta“. E Heinrich Heine, capace di osservazioni pungenti, s'inchina con rara riverenza: „Rossini, divino Maestro“. Rossini, diventato l'idolo dell'opera, ha poi abbandonato la carriera trionfale con il “Guillaume Tell”. In nemmeno 20 anni aveva scritto 39 opere: nel 1810 aveva ottenuto la prima scrittura, con l'attività intensa (spesso anche frenetica) iniziò nel 1812, e si congedò nel 1829: 17 anni per l'immortalità.
Sabina Willeit
La cantante gardenese ha studiato canto al Conservatorio “Claudio Monteverdi” di Bolzano diplomandosi con il massimo dei voti. È stata allieva effettiva all’Accademia Rossiniana di Pesaro e si è perfezionata con Mirella Freni, Renata Scotto e con il M° Beniamino Prior. Nel 2001 ha vinto il Concorso As.Li.Co di Milano.
Sabina Willeit ha esplorato un vasto repertorio operistico, interpretando ruoli importanti in opere come Faust, L’Incoronazione di Poppea, Il Flauto Magico, Le Nozze di Figaro, Così fan tutte, La Clemenza di Tito, L’Italiana in Algeri, Il viaggio a Reims, Il barbiere di Siviglia, La Cenerentola, Falstaff, La Traviata, Don Carlo, Contes d’Hoffmann, Götterdämmerung, Arlecchino, Pulcinella, Ariadne auf Naxos e molte altre. È stata diretta da Maestri quali Metha, Santi, Zedda, Weikert, Kuhn, Fagen, Neuhold, Manacorda, esibendosi in numerosi teatri, come il Maggio Musicale Fiorentino, Teatro Comunale di Bologna, Cremona, Brescia, Pavia, Ravenna, Cagliari, Bolzano, Lucca, Lecce, Opera di Roma, a Badkissingen, Ludwigsburg, Liège, Luxembourg nonché ai festival di Wexford, La Coruña e Aix-en-Provence.
Dalla Stagione 2008-2009 è entrata a far parte dell’Ensemble dello Staatstheater di Karlsruhe (Germania), dove ha interpretato con grande successo Fricka (Das Rheingold e Die Walküre), il Compositore (Ariadne auf Naxos), Eboli (Don Carlo) Judith (Il Castello di Barbablù) ed altri. Sabina Willeit inoltre si esibisce regolarmente nel repertorio liederistico (con orchestra e con pianoforte) e nel repertorio sacro.
Giorgio Fasciolo
Diplomatosi brillantemente in organo e composizione organistica, si è in seguito perfezionato in direzione di coro e d'orchestra. Ha conseguito la laurea in giurisprudenza presso l’Università Cattolica di Milano. Oltre alle sue esecuzioni come solista al cembalo, al pianoforte e all'organo nonché come accompagnatore liederistico, direttore di coro e d'orchestra (con un repertorio che spazia dal barocco al ventesimo secolo) è autore di numerosi brani per organo, coro, soli, coro e orchestra, voce e pianoforte.
Ekhart Wycik
Dopo gli studi a Düsseldorf e a Vienna (direzione d'orchestra, pianoforte, musicologia e filosofia) si è diplomato con lode alla Robert-Schumann-Hochschule. Ha completato i suoi studi con corsi di perfezionamento tra l'altro con Sergiu Celibidache. Da quando nel 2005 è subentrato inaspettatamente come direttore in occasione dell'esecuzione della 5a sinfonia di Mahler, è assistente di Gustav Kuhn. Dopo il diploma inizialmente aveva lavorato presso diverse opere tedesche come direttore d'orchestra, conquistandosi un repertorio cospicuo. Dal 2006 è primo direttore d'orchestra nonché sostituto del Direttore Musicale Generale all'Oper di Dortmund. Nel 2006 è stato chiamato come Principal Guest Conductor della Wichita Grand Opera/Kansas. Nell'ambito concertistico Wycik lavora con orchestre come p.e. la Jenaer Philharmonie, RSO Saarbrücken, Frankfurter Museumsorchester, Bochumer Symphoniker, RSO Ljubljana, DSO Berlin, Orchestra Haydn di Trento e Bolzano. Impegni importanti lo hanno visto ultimamente come direttore di una serie di rappresentazioni di Tosca al Tiroler Landestheater di Innsbruck, il suo debutto britannico con l'orchestra della Scottish Opera Glasgow e un'incisione con l'Orchestra Sinfonica di Göttingen.
Orchestra Haydn
L’Orchestra “Haydn” si è costituita nel 1960 per iniziativa delle Province e dei Comuni di Trento e Bolzano. L’orchestra è stata ospite dei principali sodalizi concertistici italiani ed ha preso parte a vari festival internazionali (Rossini Opera Festival a Pesaro, Festival Haydn di Esterhazy, Bregenzer Festspiele, Festival Internazionale “A.B. Michelangeli” di Brescia e Bergamo, Festival “Mozart” di Rovereto, “Settimane musicali G. Mahler di Dobbiaco”, Concorso pianistico internazionale “F. Busoni” di Bolzano, Tiroler Festpiele in Erl ed altri). Si è esibita negli USA, in Giappone, Olanda, Svizzera, Germania, Austria, Ungheria; nel 2002 è stata invitata a Vienna dove ha suonato assieme a Milva nella leggendaria “Goldener Saal” del Musikverein.
Nel corso di oltre quarant’anni di attività l’Orchestra “Haydn” si è fatta interprete di un ampio catalogo di opere che ha spaziato in tutti i generi musicali, dal Barocco fino ai compositori contemporanei. Innumerevoli le presenze di grandi artisti alla guida della formazione sinfonica del Trentino-Alto Adige. Sul podio della “Haydn” sono saliti Claudio Abbado, Riccardo Muti, Riccardo Chailly, Eliahu Inbal, Daniel Oren, Gustav Kuhn ed altri. L’Orchestra ha accompagnato anche interpreti del calibro di G. Sokolov, Milva, etc. Attiva da molti anni sul fronte discografico, l’Orchestra “Haydn” ha inciso per CPO, VMC Classic, Agorà, ARTSe Col legno.
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