Che
si decida di sedersi sulle comode sedie di un ristorante raffinato o su una
panca in legno di un rifugio o di un maso, una cosa è certa: i cibi che si gusteranno
saranno provenienti da questa terra.
Infatti,
è cultura e uso comune in Val Gardena utilizzare in cucina prodotti locali,
curati e preparati dai contadini della zona. Gli chef e i cuochi dedicano molta
cura nella scelta delle materie prime, alla base di ogni pietanza. Nel
ristorante Anna Stuben di Ortisei, lo chef Raimund
Brunner (una stella Michelin), utilizza esclusivamente
prodotti biologici, come la farina di pere (provenienti dalla Val d’Isarco,
essiccate e macinate), usata per la preparazione di primi piatti e dessert.
Anche il creativo chef “stellato” Felice
Lo Basso, che lavora presso
il ristorante gourmet Alpenroyal, offre
piatti elaborati e gustosi, mischiando sapientemente la cucina tradizionale ladina con quella
mediterranea della sua terra d’origine, la
Puglia.
Valin |
Sulle tavole dei tanti masi, trattorie e rifugi si possono gustare
cibi più semplici ma sempre creati con materie prime locali, come insegna
Martin Mussner, il giovane agricoltore di Selva, che gestisce il maso di
famiglia “Valin” e si dedica alla produzione di formaggi, burro e
yogurt vendendoli direttamente sul posto. Dal 2011 il Rifugio Comici, noto d’inverno per i piatti di pesce fresco, si trasforma in
estate in un posto unico, dove gustare una cucina leggera a base di erbe di
montagna, coltivate nel proprio orto botanico.
Infine, da ricordare che nel programma Val Gardena Active www.valgardena-active.com sono inclusi la gita gastronomica sull’alpe di Mastlé
o i corsi per la preparazione di strudel e dolci tradizionali presso la
pasticceria Perathoner di S. Cristina.
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